venerdì 17 ottobre 2008

A.A.A. CERCASI VELISTI DISPERATAMENTE!


Oggi mi occuperò di un pregiudizio molto diffuso che riguarda il mondo della vela e che è ormai necessario sfatare. Sto parlando del fatto che secondo la vulgata popolare questo è uno sport da ricchi snob. Niente di più falso: mi sono bastate alcune telefonate e due chiacchiere con i responsabili del Club Nautico, della Lega Navale e dell’Associazione Velica per avere conferma di ciò che già sapevo a pelle.

Tutte queste associazioni mettono a disposizione dei soci non “armatori” un certo numero di imbarcazioni, sia derive che piccoli cabinati, con costi che vanno da zero a pochi euro al fine di attirare nuovi appassionati nell’ambito della vela. Si inizia dagli Optimist per poi passare agli Europa, ai Laser, ai 420, ai 470, agli Alpa 5,5 e ai Trident ecc. e si finisce su piccoli cabinati tipo Arlecchino e Beneteau 25 (entrambi di m.7,5); in più nei limiti della disponibilità dei soci che possiedono già una barca è possibile concordare nei fine settimana alcune uscite di iniziazione.
Per chi desidera fare un vero corso di vela o addirittura impegnarsi in regate, che siano bambini, ragazzi o adulti, sono previste varie opportunità tutte a costi abbordabili ed in linea con qualsiasi altro sport. Se si inizia questa fantastica avventura durante la buona stagione non è nemmeno così tanto necessario dotarsi delle più costose attrezzature tipo cerate, mute, guanti, calzari ecc.

Credetemi so quello che dico: mio figlio di barche non ne vuole sapere e così negli ultimi cinque anni mi sono fatto un’idea del costo del karate, della pallacanestro, del calcio, del nuoto, e del ping pong!

Del resto io stesso dal 1996 ho portato sulla mia barca a gratis oltre una decina di ragazzi che spesso partivano da zero: eppure alcuni di loro oggi sono diventati armatori, fanno regate, hanno attraversato l’Atlantico, sono skipper professionisti, fanno charter in croazia o in grecia oppure sono entrati stabilmente a far parte del mio equipaggio e hanno macinato migliaia di miglia.

E allora …. che aspettate … : UN CAFFE’ IN MENO AL GIORNO E IN UN VELISTA MI TRASFORMO!!
TO BE CONTINUED ..................

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Skipper,
peccato che io "... non ho l' età", e purtroppo perchè l' ho passata...altrimenti sarei già li.
Bella l' iniziativa, apprezzabile economicamente in questi periodi, per chi vuol fare qualche cosa.
Solo alcuni piccoli appunti, in cui cade facilmente chi è di mestiere ed abitualmente usa teminologie tecniche per lui consone ma "impegnative" per i "non".
"Armatori", "Skipper", "Charter" per non parlare di Atlantico, Croazia, Grecia. Sono alcune parole che ho letto sul tuo post e che danno idea, se non relazionate al resto del discorso, a chi non di "mestiere", di costi, ambienti, vita, che possono essere avvicinati solo da abbienti. Erroneamente, ma è quello del resto che si credeva (e qualcuno ancora crede) avvenisse nel mondo tennistico.
Forse sarebbe stato meglio sottolineare l' economicità, come del resto hai fatto, ma illustrando anche il sacrificio e la fatica che si fa, se si vuol arrivare.
Avrei ricordato quelle ragazze dell' ultima regata sdraiate in terra senza più un briciolo di forze...
Avrei anche evidenziato nel tuo giusto avvertimento ai genitori di "oggi", che l'abbigliamento e l' attrezzatura particolare d' estate non c' è bisogno, ancor più se griffata e che l' indossarla sarebbe un significativo indice elitario che si vuol dare a questo sport. Cosa che la federazione vuole invece scongiurare (vedi i prezzi e le varie opportunità offerte). Salvo che non si voglia far divenire il proprio figlio e questo bello "sport", da sport a "spot", si, ma di griffe e quindi d' elite.
Scusami e non me ne volere, per l' impertinenza e lo spazio rubato, ma un sincero grazie per l' impegno che metti in ciò che credi. Da vero uomo di mare.
Franco Giannini

Dandy ha detto...

Allora posso farcela anch'io! ;-)

Alberto Romagnoli ha detto...

Ti sei dimenticato del FJ, per il resto hai perfettamente ragione, io ed un mio amico dopo anni di wind surf, abbiamo provato quest'anno l'ebrezza di andare su barca a vela. Ne abbiamo acquistata una la FJ sipla (ha circa 40 anni) ma è come fosse nuova, e credo che siamo solo all'inizio.

Anonimo ha detto...

@ Franco: grazie per il commento ! anche se cerco coscientemente di usare un linguaggio non troppo tecnico qualcosa sfugge sempre ! cercherò di essere più attento ;-)
io nel mio piccolo mi sono sempre regolato così con i soldi e la barca a vela: tutto gratis e anzi a tutti quei ragazzi che porto in croazia offro sempre una cena di pesce l'ultimo giorno prima della traversata di ritorno!
ah dimenticavo : non sei così tanto in là con gli anni ... magari la prossima estate ti porto a fare un giretto il pomeriggio..
ti va?
PROMESSO!
CIAO ;-)

@DANDY: spes ultima dea ...

Andrea Messersì ha detto...

@Alberto: benvenuto nel mondo della SUPERBIGNAVIGATION ! ;-)
PUOI CONTARE SU DI ME!
a presto ....

l'anonimo sono io SKIPPER alias Andrea Messersì ...
oggi non riesco a farmi riconoscere dal mio stesso blog!
è imbarazzante ...

gianfrancesco costantini ha detto...

A me sembra che in Italia la vela continui ad essere "snob"... non per ragioni economiche. Non era snob per ragioni economiche neanche 40 anni fa: quando comprai la mia prima barchetta la pagai 50000 Lire (e non era molto). Ma il fatto di non giocare a calcio e di preferire il mare era considerato ed è considerato snob.
Poi, in alcuni posti - forse più sul Tirreno che sull'Adriatico - si continua a speculare... e nei club si guardano le barche vecchie con un certo sospetto (anche se poi sono la maggioranza). Ma penso che questo sia un fenomeno diverso: quello di un'Italia in misura sempre maggiore involgarita (e volgare non è da considerare sinonimo di popolare). Ma questo sarebbe considerato un discorso molto snob!

Andrea Messersì ha detto...

@gianfrancesco: grazie per il commento che condivido pienamente !

Anonimo ha detto...

Un aneddoto personale. Sto spingendo la mia bambina che ha 11 anni ad avvicinarsi alla vela. Lo scorso anno ha seguito il suo primo corso di vela sul lago di Bolsena (provincia di Viterbo) con il locale circolo velico. Ebbene, tutti i bambini sono di Roma e figli di velisti. Non c'è neanche un bambino del luogo, e dire che hanno lago e circolo lì sempre disponibile. Stessa cosa quest'anno: altro circolo, altro impegno (corso regata su Optimist al mare), stessa situazione. I bimbi sono tutti figli di velisti, cioè di persone che come me già praticano la vela.
In questo paese drogato di calcio forse serve un impegno serio della FIV, dei circoli e delle associazioni per "uscire dalla nicchia" e farsi conoscere. Altrimenti rimangono in piedi falsi miti e pregiudizi ... con la gente che continuerà a pensare che la vela sono maxi yacht a Porto Cervo con gente in pareo che sorseggia aperitivi.
Io penso alla vela per la mia bambina come un investimento. Spero che diventi una passione in modo che fra qualche anno avrà per il suo tempo libero dei progetti diversi dallo struscio pomeridiano.
Bravo, anzi bravissimo Skipper per il suo impegno a far conoscere la vela come pratica di sport e di vita.

Droctulf ha detto...

Dissento....

Vado in mare e faccio regate da 30 anni. Mio figlio ha fatto agonistica sul 420, ora diciottenne ha smesso e (per fortuna) continua sulle barche d'altura e me lo ritrovo contro nei campionati locali....

Comunque la mia testimonianza è che 600 euro all'anno di quota al circolo, prestito bancario per acquistare in società un 420 "dignitosamente competitivo" e 250 euro per ogni trasferta delle ranking....insomma per noi è stato un grosso sacrificio. Non lo rimpiango...ma la verità è che se lui fosse stato un campione noi non avremmo avuto le possibilità per farlo andare avanti.

Andrea Messersì ha detto...

@Droctulf ... grazie per il commento...

ma a senigallia la tessera del Club Nautico costa 200 euro e quella della Lega Navale 100 ...

e poi se tuo figlio fa agonisno certo che le spese sono superiori ma questo non vale per molti velisti che sono dei semplici appassionati ...